Le Officine Gm diventano sempre più verdi
Lo spreco alimentare riguarda tutti: abitazioni, mense scolastiche, ristoranti, set cinematografici.
I numeri sono ancora alti ed il fatto che nel nostro Paese avvenga soprattutto in ambito domestico ci da la dimensione culturale.
La questione mette al centro il dibattito sulla sostenibilità dei modelli di produzione e di consumo.
Prima parlavo di cultura perchè dovremmo interrogarci tutti sull’uso del cibo.
Produrre cibo impatta e non poco.
Quando pensiamo al cibo, dobbiamo pensare a tutto il ciclo produttivo e, non ultimo, gli incartamenti.
Uno studio condotto da Coldiretti/Ixè rileva che una famiglia mediamente butta 85 kg di cibo.
Dati in diminuzione (ma ancora alti) dopo l’entrata in vigore da poco più di un anno della legge Gadda sugli sprechi alimentari.
Come può un’agenzia di comunicazione combattere lo spreco alimentare?
Uno dei luoghi in cui si consuma più cibo sono i set cinematografici. Visto che ci occupiamo di produzione video e di organizzazione eventi durante i nostri lavoro ci siamo dati delle regole ben precise riguardo al cibo e più in generale sullo spreco.
Rispetto all’organizzazione eventi le scelte in chiave di sostenibilità sono immediate da comprendere, un po’ meno sulla produzione di un video.
I nostri set infatti sono sostenibili, questo vuol dire che se decidete di girare un video con noi, uno spot o qualsiasi prodotto audiovisivo lo realizzeremo in modalità sostenibile.
Rispetto al cibo, all’interno delle nostre produzioni (sia quando organizziamo eventi che quando attiviamo produzioni televisive) scegliamo di mangiare locale.
Acquistare a KM zero in filiere corte prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali.
A seconda del luogo dell’iniziativa e/o set acquistiamo prodotti locali.
Lo facciamo sempre, la consideriamo una buona pratica ed un modo sano di conoscere e valorizzare un territorio.
Applichiamo il principio delle tre “r” riduci, riutilizza, ricicla.
Come già abbiamo spiegato nel precedente articolo, le Officine GM sono diventate green.
Per noi essere green non significa rinunciare a qualcosa, piuttosto ripensare il metodo di produzione e realizzazione.
Non solo un evento può essere realizzato a impatto zero.
Anche un video può essere girato in modalità green.
Ci avevate mai pensato?
Giulia Morello – Officine GM