comunicazione etica efficace: una pubblicità che non offende

Il rispetto crea valore, è questo il presupposto di una comunicazione etica e sostenibile.

Vi faccio vedere degli esempi per entrare subito nel cuore della questione.

Questa è la pubblicità dell’Alfa Romeo Giulietta (2011). Guardate bene come viene “utilizzato” il corpo della donna.

Infatti questa pubblicità viene denunciata allo IAP (istituto dell’autodisciplina pubblicitaria) per violazione dell’art.10 relativa al rispetto della dignità della persona.

 

Serviva una denuncia allo IAP per comprendere che fosse una pubblicità non rispettosa? 

Capisco che non tutti siano esperti di comunicazione e marketing… ma al di là dell’agenzia che ha realizzato questo spot, davvero nessuno all’interno dell’azienda si è posto la questione etica?

Cosa ne pensa il 70% dei consumatori secondo Ethicsgo?

La pubblicità non è etica e non racconta cose vere per il 70% dei consumatori. 

Altro esempio, questa è la pubblicità  H&M che ha suscitato molte critiche: vedete il bambino di colore con una felpa con la scritta: la scimmia più cool della giungla.

 

h&M

 

Credo che la chiave come sempre sia nelle radici. Cosa significa comunicare? 

Mettere in comune, letteralmente.

La comunicazione deve interpretare coerentemente i valori del brand. 

Come è possibile che un’agenzia di comunicazione non si sia posta la questione?

C’è da chiedersi come sia possibile che le due aziende non si siano poste alcune domande sull’opportunità o meno del veicolare immagini del genere.

Sono sempre più convinta dell’importanza di accompagnare le imprese in un percorso di comunicazione (visiva e non) capace di mettere al centro il valore generato dal rispetto.

Come abbiamo visto in questi due casi esempio, il ritorno di comunicazione generato è una campagna pubblicitaria che viene ritirata a causa delle critiche. 

Ricordatevi un altro pilastro della comunicazione: le persone difficilmente cambiano idea 

Quindi una pubblicità negativa resta impressa anche se viene ritirata dal mercato.

Le agenzie di comunicazione serie all’interno hanno personale specializzato nella creazione di un messaggio pubblicitario veritiero, corretto e rispettoso e per far questo servono ben sette tipi di consulenza: giuridica, scientifica, psicologica, marketing, semantica, linguistica e sociologica.

 La comunicazione è una cosa seria ed è parte integrante di un’azienda e società, non c’è spazio per l’improvvisazione. 

 

Giulia Morello

CEO Officine GM

 

 

 

 

 

 

 

 

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