Quando un videoclip genera una rete positiva
Mi ha colpito molto il videoclip Canzoni scordate appena uscito e realizzato dalla brillante cantautrice Erica Mou.
E’ vero sono di parte, Erica è un’amica, ma riesco a mantenere la giusta lucidità per dire che il videoclip di Canzoni Scordate è un esempio di rete positiva.
Tecnicamente Erica ha fatto una call to action, praticamente ha invitato amici e fans a girare con lei il videclip.
Ha diffuso e pubblicato un testo di invito sul web.
Come ha coinvolto i suoi fan all’interno del videoclip?
Canzoni scordate parla d’amore e quindi Erica ha chiesto a tutti i suoi fan ed amici di ballare con una persona speciale in un luogo speciale per loro.
La trovo un’idea non solo originale ma anche poetica. Coinvolgere il pubblico chiedendo loro di mostrare qualcosa di importante della propria vita.
Nel video si vedono tante forme d’amore possibile e felice: chi balla con il proprio fidanzato, chi con la propria fidanzata, chi con il suo cane, chi con il proprio figlio.
La felicità unisce come un filo rosso le tante inquadrature diverse.
Il mio invito è non solo di guardare il videoclip e condividerlo, ma di soffermarvi sulla forza della rete positiva che ha saputo creare Erica tramite la sua canzone.
Perchè non mi stancherò mai di ripetere che un video non è mai solo un video.
E’ un viaggio, un racconto, una possibilità altra di esistenza. Ed Erica ce lo ha dimostrato.
Non mi stancherò mai di dire che ci sono reti e reti….. e quelle positive, vere, reali (seppur nate grazie al www) si riconoscono.
Far diventare protagonisti del proprio videoclip i fans, ma non tramite semplici comparse…ma mettendo al centro le loro storie d’amore credo che sia una chiave molto interessante sia da un punto di vista narrativo che comunicativo.
Erica Mou festeggia in un modo bellissimo i suoi primi 10 anni di carriera con all’attivo più di 500 concerti in Italia e all’estero.
In questo momento storico così carico di toni e gesti violenti specie sul web emoziona la scelta di raccontare amore, condivisione e felicità.
Una scelta molto rock, oserei dire.
Di bellezza e positività c’è davvero bisogno.
Giulia Morello
Officine GM